Scoprire i Tesori Nascosti del Friuli-Venezia Giulia: Un Viaggio nei Vini Ribolla Gialla e Friulano

Da dove iniziare a scrivere del Friuli? Dalla sua terra? Dal suo vino? Dal cibo? Dal prosciutto? Ah, il prosciutto! È davvero un’esperienza sensoriale completa, che coinvolge tutti i sensi e lascia un ricordo indelebile.

Ok, per oggi, iniziamo dal vino, poiché in Friuli-Venezia Giulia non c’è certo penuria di etichette eccellenti e di cantine di prestigio. Dopo aver trascorso un’intera settimana immerso nelle meraviglie di questa regione, ho trovato quasi impossibile riassumere la sua ricchezza enologica in pochi articoli di blog. C’è così tanto da esplorare anche in un’area relativamente piccola, ricca di storia, cultura e, naturalmente, vitigni unici. Perciò, ci immergeremo subito in…

Indice dei Contenuti

  • Le Basi – Dove si trova il Friuli-Venezia Giulia
  • Il Ribolla Gialla: Storia, Caratteristiche e Abbinamenti
  • Il Friulano: Profilo Aromatico e Armonie Gastronomiche

Le Basi – Dove si trova il Friuli-Venezia Giulia

Il Friuli-Venezia Giulia, o semplicemente Friuli, è una delle venti regioni vinicole d’Italia, strategicamente posizionata nell’Italia nord-orientale. Questa regione, con il suo patrimonio vinicolo, la sua squisita cucina e la sua vibrante cultura, è profondamente influenzata dalla vicinanza con i suoi confinanti austriaci e sloveni, e dalla rassicurante presenza del Mar Adriatico. Questa posizione privilegiata, che vede l’imponente catena delle Alpi dominare il nord e le condizioni marittime caratterizzare la costa, conferisce alla regione una straordinaria diversità di climi e suoli. Questa varietà geoclimatica è fondamentale per la crescita di un’ampia gamma di vitigni, permettendo loro di esprimere appieno il loro potenziale e di sviluppare profili aromatici e gustativi complessi. Il clima più a nord, dove ho avuto il piacere di trascorrere la maggior parte del mio tempo, è inequivocabilmente modellato dalle Alpi, che, nei rari momenti in cui la pioggia concedeva una tregua, offrivano uno sfondo incredibilmente mozzafiato, quasi un dipinto vivente che incorniciava i vigneti.

Il Friuli vanta un impressionante numero di zone vinicole di alta qualità: tre zone DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), a testimonianza dell’eccellenza e della tipicità dei suoi vini, otto zone DOC (Denominazione di Origine Controllata) e una zona DOC interregionale. Questa regione ospita circa 1.500 vigneti attivi, un vero e proprio mosaico di tradizioni e innovazioni, che producono annualmente circa 80 milioni di bottiglie, ovvero circa 6,5 milioni di casse di vino. Per mettere questo dato in prospettiva e comprenderne l’imponenza, si pensi che l’intero stato dell’Oregon, pur essendo un’importante regione vinicola, ha prodotto circa 1,7 milioni di casse di vino nel 2010. I viticoltori friulani sono maestri nella produzione di vini bianchi, rossi, spumanti e passiti, sebbene siano indubbiamente più celebri e apprezzati a livello internazionale per i loro vini bianchi fermi, vere gemme enologiche che esprimono con eleganza il terroir locale.

  • DOCG: Ramandolo, Picolit, Rosazzo
  • Zone DOC all’interno della regione: Carso, Colli Orientali del Friuli (dove ho trascorso gran parte del mio tempo, immergendomi nella cultura locale e nelle sue eccellenze), Collio, Friuli Annia, Friuli Aquileia, Friuli Grave, Friuli Isonzo, Friuli Latisana
  • Zona DOC interregionale: Prosecco, che collega il Friuli con il Veneto in una produzione di bollicine amata in tutto il mondo.

Le varietà di uve qui coltivate hanno origini e influenze storiche profonde, derivanti in gran parte dal periodo in cui la regione era sotto l’Impero Austriaco, una dominazione che si protrasse fino al XVI secolo. Fu verso la fine di quel secolo che l’Austria iniziò a introdurre e piantare varietà internazionali come Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay e altre, arricchendo così il panorama viticolo locale. A causa di questa duratura influenza, i vini friulani sono tradizionalmente denominati in base al vitigno da cui provengono (ad esempio, un “Friulano” o un “Ribolla Gialla”), e non in base alla regione o sottozona di produzione. Questa pratica li distingue dalla maggior parte delle altre regioni vinicole italiane, dove il nome del luogo è spesso predominante nell’etichetta, riflettendo un approccio unico e una profonda connessione con la genetica delle uve.

Con oltre 30 diverse varietà di uva coltivate, il Friuli è universalmente riconosciuto e apprezzato per i suoi straordinari vini bianchi. Questa eccellenza è il risultato di una felice e sapiente combinazione di vitigni autoctoni, che esprimono al meglio il carattere inconfondibile del territorio, e diverse varietà internazionali che qui hanno trovato un ambiente ideale per svilupparsi, tra cui Pinot Grigio, Sauvignon Blanc, Chardonnay e Pinot Bianco. Esistono numerosi esempi notevoli di queste varietà, ma quelli che mi sono rimasti più impressi, per la loro unicità e il loro profilo distintivo che ben rappresenta l’anima del Friuli, sono stati i vini prodotti dai vitigni autoctoni Ribolla Gialla e Friulano. Ah, Ribolla, quanto ti amo, la tua freschezza è ineguagliabile!

Il Ribolla Gialla: Storia, Caratteristiche e Abbinamenti

(Pronunciato: ree-bòl-la giài-la) Il Ribolla Gialla è un vitigno a bacca bianca che prospera e si è diffuso in tutta questa regione. Ho letto che le sue origini potrebbero risalire all’antica Grecia, ma è in Friuli che ha trovato la sua vera casa e dove è ora ampiamente coltivato, diventando un simbolo enologico del territorio. Da questo vitigno versatile si producono vini fermi e spumanti in purezza (100% Ribolla Gialla), ma viene anche utilizzato con grande successo in assemblaggio con altre uve, contribuendo a complessità e una vivace freschezza.

Raramente si trova al di fuori di questa regione, anche se è possibile incontrare piccolissime quantità di Ribolla Gialla coltivate, ad esempio, in California. Ho avuto modo di leggere una serie di articoli splendidamente scritti sulla Ribolla coltivata in California, pubblicati sul blog “Hawk Wakawaka Wine Reviews”. Vale assolutamente la pena leggerli se siete curiosi di scoprire come questo vitigno si esprime al di fuori del suo habitat friulano d’elezione, e come i terroir diversi possano influenzarne il profilo.

Caratteristiche del Ribolla Gialla: Un Profilo Sensoriale

Tipicamente di un colore intenso e brillante, che può variare dal giallo paglierino al dorato, il Ribolla Gialla può presentare da un corpo leggero a medio, caratterizzato sempre da un’elevata acidità che gli conferisce una notevole freschezza, sapidità e un potenziale di longevità. Questi vini offrono spesso un bouquet complesso e invitante, con note distintive di agrumi (limone, pompelmo), sfumature floreali delicate (biancospino, acacia), sentori di castagna e talvolta accenni di rovere, specialmente nelle versioni affinate in botte. Quelli che subiscono un affinamento in legno tendono ad essere più strutturati e aromatici, sviluppando con l’età sapori di frutta secca o note tostate che arricchiscono ulteriormente il profilo sensoriale. Prodotti sia in versione ferma che spumante, questi vini possono presentare un’ampia gamma di stili, spaziando da sensazioni morbide, quasi burrose e vellutate, a profili più vivaci, con note agrumate, minerali, fresche e luminose. La loro versatilità è davvero notevole e li rende adatti a molteplici occasioni.

Abbinamenti Cibo-Vino per il Ribolla Gialla: Armonie Culinarie

Questo vino, grazie al suo cuore agrumato e alla sua personalità vivace e briosa, si abbina splendidamente a una vasta gamma di piatti, dimostrandosi un vero jolly a tavola. La sua spiccata acidità e la freschezza innata sono perfette per rinfrescare il palato tra un boccone e l’altro, rendendolo un compagno ideale per molte preparazioni culinarie, in particolare quelle che beneficiano di un contrasto rinfrescante. Provatelo con zuppe cremose, come una vellutata di verdure primaverili o un delicato brodo di pesce, o con piatti a base di pesce, sia grigliato, al forno che in umido, dove la sua acidità bilancia la grassezza. Si rivela sorprendentemente delizioso anche con quiche e frittate, piatti ricchi e saporiti, come ho avuto modo di sperimentare personalmente durante il mio viaggio in Friuli, con risultati eccellenti e memorabili.

Alcuni dei miei Ribolla Gialla preferiti:
Non sorprende affatto che gli esempi di Ribolla che mi sono piaciuti di più fossero le versioni spumantizzate. Sebbene il Ribolla Gialla sia un ottimo vino anche in versione ferma, è quando viene trasformato in bollicina, con il metodo Charmat o Classico, che sprigiona veramente tutto il suo potenziale e la sua brillantezza. Il suo profilo aromatico, in particolare, sembra esprimersi al meglio nelle versioni spumanti, regalando sensazioni olfattive di grande impatto e persistenza, una vera festa per il naso.

Pitars, Ribolla Gialla Spumante Brut, Vino Spumante
Prodotto con il metodo Charmat utilizzando uve 100% Ribolla Gialla, questo incantevole spumante era incredibilmente fresco e profumato, con sentori di ananas e frutti tropicali che si diffondevano generosamente al naso e al palato. Al gusto, si presentava cremoso, con un’acidità vivace e rinfrescante che faceva salivare e invitava al sorso successivo. Quando ho chiesto il prezzo di questo vino, la mia mascella è letteralmente caduta quando il nostro ospite, Nicola Pittaro (che, tra l’altro, aveva una somiglianza sorprendente con Jason Ritter, guardate un po’ –>), ha menzionato che costava solo 6 euro (!!). Se solo avessi potuto trovare un modo per comprare più casse e portarle a casa con me, sarebbe stata una vera fortuna. Questo vino avrebbe rimpiazzato all’istante la Cava da 8 dollari che uso per i miei mimosa, senza pensarci due volte, per la sua qualità e il suo valore ineguagliabili.

L’azienda Zorzettig offre diversi esempi di Ribolla Gialla, inclusa una versione spumante che chiamano “OZ”, prodotta anch’essa con uve 100% Ribolla Gialla. Anch’esso realizzato con il metodo Charmat, questo vino era fresco, con intense e persistenti note di limone e scorza di limone, croccante e rinfrescante al palato, un vero inno alla vivacità. Di questo spumante vengono prodotte solo 2.600 bottiglie all’anno, ovvero circa 216 casse, il che significa che è estremamente improbabile trovarlo negli Stati Uniti o al di fuori del circuito specialistico friulano. Tuttavia, tenete gli occhi aperti per il Ribolla Gialla spumante in generale, perché è una vera scoperta che merita di essere fatta.

Zorzettig Ribolla Gialla, Friuli Colli Orientali DOC, 2011
Un vino secco, croccante e distintamente minerale, con un’acidità elevata ma ben integrata e un tenore alcolico più basso, che ne esalta la bevibilità. Si abbina splendidamente con pesce fresco, evidenziandone la delicatezza, o, come ho fatto io durante un delizioso pranzo in Friuli un pomeriggio, servitelo a fianco di una saporita frittata, magari con erbe di campo. La sua freschezza e la sua struttura lo rendono un compagno versatile per molteplici piatti della cucina mediterranea e locale.

Il Friulano: Profilo Aromatico e Armonie Gastronomiche

Precedentemente noto come Tocai Friulano (il nome è stato modificato a partire dal 2007 per evitare confusione con il famoso vino ungherese Tokaji, a seguito di un accordo UE), il Friulano è un vitigno autoctono molto popolare nella regione, coltivato prevalentemente nelle dolci colline pedemontane delle Alpi. La sua diffusione capillare testimonia il suo profondo radicamento nel territorio e la sua versatilità. Troverete vini prodotti in purezza (100% Friulano) che esprimono la sua essenza più pura, e anche in assemblaggio con altre uve, contribuendo a creare vini complessi e armoniosi, capaci di raccontare storie diverse del Friuli.

Caratteristiche del Friulano: Un Viaggio Sensoriale

Il Friulano regala vini fruttati e floreali, caratterizzati da un’acidità vivace e una notevole mineralità che riflette la composizione del terroir. Sono vini freschi, puliti, delicati e lisci al palato, con un profumo che evoca aromi di pesche mature, pere succose, mele croccanti, melone mieloso e, in modo molto particolare e affascinante, sottili sentori di mandorla, una qualità davvero deliziosa che aggiunge profondità e complessità. Questi vini si distinguono per essere croccanti, limpidi, leggeri e vivaci, ideali per chi cerca eleganza e immediatezza nel bicchiere, un’espressione autentica e rinfrescante del territorio friulano.

Abbinamenti Cibo-Vino per il Friulano: Gusto e Tradizione

Essendo vini leggeri e freschi, con una spiccata nota aromatica e una piacevole acidità, i Friulani si sposano magnificamente con una vasta gamma di preparazioni. Sono perfetti con antipasti leggeri, come formaggi freschi o verdure in pinzimonio, zuppe delicate e primi piatti a base di pasta, specialmente quelli con condimenti vegetali, a base di erbe aromatiche o di pesce. Ma c’è un abbinamento che è semplicemente sublime e rappresenta un’autentica delizia locale, un classico intramontabile: sono assolutamente squisiti con il prosciutto locale, in particolare il Prosciutto di San Daniele o il Prosciutto di Cormons! Mmmm, il prosciutto. La sua morbidezza burrosa e la sua sapidità, a volte dolce, vengono bilanciate perfettamente dalla freschezza e dalla pulizia del vino, creando un’armonia indimenticabile al palato, dove i sapori si esaltano a vicenda senza mai sovrastarsi.

Alcuni esempi di Friulano da ricercare:

Zorzettig Friulano, Friuli Colli Orientali DOC, 2012
Ho adorato il bellissimo profilo olfattivo di questo vino, con abbondanti sentori di succosi frutti a polpa gialla, limone e una distintiva mineralità quasi ferrosa che ne esaltava la complessità. Al palato, si presentava croccante e vivace, con una rotondità maggiore rispetto al Ribolla dello stesso produttore (menzionato sopra), donando una sensazione più avvolgente. Questo vino è stato abbinato a del prosciutto locale, che era incredibilmente morbido, quasi si scioglieva in bocca, e il bilanciamento con il Friulano è stato sorprendentemente perfetto. Il prosciutto era morbido come il burro, e il vino lo tagliava con la sua freschezza come un coltello, mentre i sapori fruttati del vino cantavano in armonia con la sapidità e la delicatezza della carne, creando un’esperienza gastronomica indimenticabile e un vero inno alla cucina friulana.

Altri eccellenti esempi di Friulano provengono da rinomate cantine come Livio Felluga (i cui vini sono facilmente reperibili e ben distribuiti anche negli Stati Uniti, un punto di riferimento per la qualità friulana), Tenuta Fernanda Cappello e San Simone. Queste aziende rappresentano alcuni dei pilastri della produzione di Friulano di alta qualità, offrendo interpretazioni diverse ma sempre eccellenti di questo iconico vitigno, che meritano di essere esplorate da ogni appassionato di vino.

Questi non sono affatto gli unici buoni vini prodotti in Friuli; la regione ne offre una quantità incredibile, un vero scrigno di tesori enologici ancora da scoprire! Questa è stata solo un’introduzione, un punto di partenza per esplorare i vini di questa regione così diversificata e deliziosa, ricca di storia, passione e dedizione alla viticoltura. Ci sono ancora molte storie e degustazioni da raccontare, e l’avventura nel mondo enologico friulano è appena iniziata, promettendo scoperte entusiasmanti per chiunque voglia approfondire.

Raccontatemi, avete mai assaggiato una di queste varietà o vini che contengono queste uve in assemblaggio? Quali sono state le vostre impressioni? Mi piacerebbe molto conoscere le vostre esperienze e le vostre scoperte nel panorama vinicolo friulano, e magari scambiarci consigli e pareri.

Se non li avete ancora provati, vi incoraggio vivamente a recarvi nel vostro enoteca preferita questo fine settimana e chiedere informazioni sul Ribolla Gialla e sul Friulano. Acquistate una o due bottiglie, degustate, imparate e godetevi appieno queste espressioni autentiche e affascinanti del territorio friulano. È un viaggio sensoriale che vale assolutamente la pena intraprendere e che arricchirà la vostra conoscenza del vino italiano.

Un ringraziamento speciale alla Strada del Vino e Sapori Friuli Venezia Giulia e al team IWINETC per aver sponsorizzato questo viaggio indimenticabile, che ha permesso di scoprire e condividere queste meraviglie enologiche.


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Informazioni su Vindulge

Mary (sommelier certificata e sviluppatrice di ricette) e Sean (maestro di barbecue nel cortile di casa) sono co-autori del pluripremiato libro di cucina “Fire + Wine”, un’opera che celebra l’arte della griglia e l’abbinamento con il vino. Dal 2009, creano contenuti di alta qualità per il sito web Vindulge, nominato dall’IACP, condividendo la loro passione e la loro vasta conoscenza. Vivono in Oregon, in una fattoria appena fuori Portland, dove continuano a coltivare la loro passione per il cibo e il vino, sperimentando nuove ricette e scoprendo abbinamenti perfetti, condividendo tutto con una vasta comunità di appassionati che segue con interesse il loro lavoro.

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